Abbiamo affrontato il tema della raccolta in alcuni articoli precedenti, nei quali abbiamo parlato dei diversi step della produzione dell’olio d’oliva e anche delle varie attrezzature necessarie, quali aspiratori e macchine raccogli olive; un altro strumento fondamentale e utilizzato tradizionalmente sono le varie reti per la raccolta delle olive.
Reti per la raccolta delle olive: cosa sono e quando entrano in gioco?
La raccolta delle olive è il momento più lungo, difficile e dispendioso nel lungo processo di produzione dell’olio: questo step può arrivare a comprendere gran parte dei costi vivi della produzione, addirittura sino al 50% del totale. Ecco perché nel tempo molti sono stati gli studi sul miglioramento della strumentazione per rendere più semplice, veloce ed efficiente la raccolta. Tuttavia, come spesso accade, la tradizione si è confermata il metodo migliore: le reti per la raccolta delle olive, seppur migliorate nei materiali e modificate a volte nella forma, continuano a essere un elemento fondamentale di questo step particolarmente delicato della produzione.
Lo definiamo “delicato” perché si tratta di un momento in cui la produzione può essere compromessa in modo decisivo, soprattutto se la raccolta avviene in seguito a caduta spontanea delle olive: un’attesa più lunga anche solo di un giorno può davvero far la differenza, e il segreto è tutto racchiuso nelle mani e nell’esperienza del frantoiano. Come abbiamo visto nell’articolo relativo agli aspiratori per olive, quando i frutti cadono a terra o sulla rete, le tempistiche per la raccolta sono davvero molto risicate: una volta sul terreno, aumenterà il rischio che le olive vengano attaccate da funghi e piccoli animali, insetti e microbi, e avranno alta probabilità di essere già rovinate dalla caduta. Le reti per olive, sistemate a terra o sospese a ombrello rovesciato sotto la chioma folta degli ulivi, aiutano i frutti a non disperdersi e a venir raccolti con maggiore facilità.
Le varie tipologia di reti per la raccolta delle olive
Come detto poco sopra, le reti per le olive sono uno strumento utilizzato nella raccolta e produzione dell’olio da lungo tempo, ma negli ultimi anni il progresso le ha migliorate e rese più resistenti, anche in concomitanza con le nuove metodologie di raccolta meccaniche o meccanizzate.
In primis, il materiale di cui sono composte si è evoluto: se in passato si trattava di semplici reti di filo, che spesso si rompevano e dovevano essere rammendate, le reti per la raccolta olive moderne sono composte in monofilo di polietilene, uno speciale materiale molto resistente a trazione e usura.
Inoltre, esistono diverse tipologie di maglia per ottimizzare la raccolta di qualsiasi varietà di frutta e olive, che sia essa manuale o meccanizzata:
- le reti a trama semplice e doppia, o calabresi
- le reti a trama tripla, ottime per la raccolta meccanica perché resistenti ai macchinari
- le reti antispina, dette anche pugliesi, ideali per terreni pietrosi e aspri e per la raccolta automatizzata
- reti per la raccolta olive a nido d’ape
Le reti per la raccolta delle olive possono poi essere continue o con spacco: queste ultime presentano un’apertura centrale perché l’albero vi passi in mezzo e sia così favorita la raccolta.
Ma quindi come si sceglie la rete giusta? Ebbene, bisogna tenere presente che molto dipende, come abbiamo visto per ogni step della raccolta, dalla tipologia di terreno e dalle modalità del processo stesso: le reti usate per la raccolta manuale non dovranno essere così resistenti come quelle per la raccolta meccanica e meccanizzata, poiché non dovranno resistere al passaggio e all’utilizzo dei macchinari, e lo stesso vale per terreni pianeggianti e dolci rispetto a quelli scoscesi o problematici.
Come posizionare le reti per la raccolta delle olive
Ora che abbiamo scelto la rete giusta, la domanda successiva sorge spontanea: come si posizionano le reti nel nostro uliveto? Esistono a tal riguardo diverse opinioni: una volta di più, in un paese con estrema varietà di territori come l’Italia, molto dipende dalla conformazione del terreno sul quale l’uliveto si trova, oltre che dalla sua estensione. In genere, le reti vengono posizionate ulivo per ulivo, ognuna ai due lati in caso non siano della tipologia con spacco, su terreno precedentemente pulito e preparato. Le olive vengono fatte cadere dalla chioma dell’albero, raccolte a mano e in seguito le reti spostate. In questo modo non vi è il bisogno di acquistare metrature elevate, dato che le reti per la raccolta delle olive, soprattutto in caso siano di qualità resistente e superiore, hanno costo abbastanza elevato.
Tuttavia, in caso di uliveti molto estesi o di raccolta meccanica, l’alternanza raccolta/spostamento delle reti è poco funzionale e molto dispendiosa a livello di tempo: in tal caso si tende ad acquistare reti più resistenti e in maggiore quantità, in modo da limitare il più possibile le tempistiche dedicate al loro spiegamento.
Una questione di territorio
Ergo, per concludere: nonostante i progressi di scienza e tecnica, che hanno investito anche il mondo della produzione di olio d’oliva, le reti per la raccolta delle olive sono rimaste una costante. Come sempre, la scelta della modalità giusta e della tipologia di strumentazione è strettamente legata alla natura e al modo in cui essa ha modellato il nostro meraviglioso territorio.