Lo sapevate che la parte più dispendiosa a livello di tempo e denaro nella produzione di olio di oliva è la raccolta delle olive dagli alberi? Questa operazione, infatti, può arrivare a costare sino al 50% dei costi totali di produzione. Per riuscire a contenere la spesa, molti produttori di olio si sono attrezzati con una macchina per la raccolta delle olive da terra e dall’albero.
La raccolta meccanica delle olive: perché si fa e quando è possibile
Tradizionalmente, le olive venivano raccolte a mano: nel periodo appena precedente la maturazione dei frutti le famiglie e i braccianti si riunivano e, con bastoni (abbacchiatura) e pettini (brucatura) iniziavano a far scendere le olive dagli alberi per raccoglierle in un telo steso sul terreno.
La modalità tradizionale è ormai utilizzata sempre meno a causa dei costi molto alti, della difficoltà a reperire il personale e del risultato meno veloce di quello meccanico. Si tratta infatti di un processo lungo e faticoso, e i costi vanno di conseguenza: si conta che un bracciante possa raccogliere circa 10-12 kg di olive all’ora, portando il costo di manodopera per un quintale di olive a più di 60 euro solo per la raccolta. Sarà chiaro come questo sia un costo molto elevato, che può essere sostenuto per piccole produzioni di nicchia e di qualità sopraffina, ma certamente non per prodotti con elevate quantità che vogliano essere competitivi sul mercato dei prezzi.
Ergo sempre più realtà, ove vi siano i mezzi economici, optano per l’utilizzo di macchine per la raccolta delle olive.
La questione economica, tuttavia, per quanto importante non è l’unico fattore di scelta nell’infinita questione tra manuale e meccanico: esistono infatti alcuni problemi legati alla conformazione del territorio e degli uliveti che non rendono sempre possibile l’impiego di questi macchinari. Questi fattori sono fondamentalmente tre:
- LA CULTIVAR
Non tutte le cultivar di oliva sono adatte alla raccolta meccanica: alcune hanno maggiore resistenza al distacco dal ramo e si rischia di dover utilizzare macchinari troppo violenti che rovinano l’albero, e di conseguenza il raccolto dell’anno successivo.
Inoltre, a seconda della tipologia di oliva possono esserci problemi nelle tempistiche di raccolta: esistono cultivar di olive a maturazione contemporanea, le quali prevedono frutti maturi tutti nello stesso momento, e cultivar, invece, a maturazione a scalare, i cui frutti maturano in tempi diversi, presentando nello stesso momento olive acerbe e mature. In quest’ultimo caso bisognerà valutare quale sia la scelta giusta, e spesso non si tratta di quella meccanica. - IL TERRENO
Si calcola che circa il 90% degli uliveti in Italia siano in collina o in montagna. Questo è un dato fondamentale quando si parla di macchine per la raccolta delle olive: i macchinari, a volte indipendenti, a volte montati su trattori, hanno bisogno di un territorio se non piano, almeno favorevole al lavoro. Questo non sempre è possibile in condizioni di pendio, dove i trattori difficilmente riescono ad arrivare. - LA VIABILITA’ INTERPODERALE
Anche in caso di terreno favorevole può esserci comunque impedimento per i macchinari: soprattutto nel caso di uliveti tradizionali, che non sono stati creati rispettando determinate misure di distanziamento tra gli alberi, non è sempre detto vi sia il passaggio necessario per raggiungere tutte le zone del podere.
Le macchine per la raccolta delle olive
Una volta compreso se sia possibile utilizzare metodi di raccolta meccanici, sarà necessario capire quale sia quello che va bene. Esistono fondamentalmente tre tipologie di macchine per la raccolta di olive:
- i pettini: sono gli stessi pettini utilizzati nella raccolta manuale a brucatura, ma in questo caso meccanici.
- gli scuotitori: conosciuti anche come abbacchiatori, sono la controparte meccanica dei bastoni utilizzati nell’abbacchiatura manuale.Possono essere a loro volta elettrici (come quelli che utilizziamo noi per la raccolta delle olive Taggiasche di Frantoio San Martino), pneumatici o a scoppio. Tra i più efficaci c’è quello con ombrello rovescio, che raccoglie le olive in un contenitore a cono rovesciato, come da nome. Il problema principale degli scuotitori meccanici è che non sono adatti all’utilizzo in terreni che presentino un pendio.
- le testate di pettinatura: si tratta di macchinari più lenti di scuotitori e pettini, ma che possono sbrigare comunque sino a 6 volte più lavoro di un bracciante e, soprattutto, sono ottimi in caso di alberi dalla chioma molto estesa.
Le macchine per la raccolta olive da terra
Abbiamo parlato dei macchinari utilizzati nella prima parte della raccolta delle olive, cioè quella che prevede una sollecitazione dell’albero per la caduta delle olive quasi mature. Esiste tuttavia un’altra parte dell’operazione, che è quella della raccolta delle olive da terra. Tradizionalmente, anche questa azione veniva svolta a mano dai braccianti: le olive venivano fatte cadere su una rete speciale posta sotto l’albero e poi i lavoratori sceglievano le olive mentre le raccoglievano. La raccolta da terra viene fatta ancora oggi in questo modo nelle produzioni più piccole, come per esempio la nostra, così che solo le olive migliori siano selezionate, mentre nelle grandi produzioni vengono utilizzati macchinari che raccolgano le olive da terra in modo più veloce e capillare.
Per evitare il faticoso lavoro di raccolta delle olive da terra, sono disponibili piccole macchine da utilizzare su terreno piano pulito in precedenza: si tratta di rulli raccoglitori ricoperti da chiodini gommati che, passando sul suolo, catturano frutti di piccole dimensioni quali olive, nocciole e ghiande e li radunano in un cestino. La delicatezza di questo metodo è ottimale nella raccolta delle olive, in quanto si tratta di frutti delicati il cui danneggiamento può compromettere la bontà dell’olio.
In questa fase della produzione, soprattutto quando si tratta di uliveti molto estesi, vengono utilizzate anche altre macchine per la raccolta delle olive da terra, quali spazzolatrici, ventilatrici e cernitrici: metodi che permettono di risparmiare molto tempo, ma che mai potranno sostituire gli occhi esperti di chi passa di padre in figlio il sapere della raccolta tradizionale delle olive, quella che noi preferiamo.