Dalle olive si ricava l’olio, alimento base della dieta mediterranea, ma consumarle da sole può essere consigliabile? Si dice che un’ oliva tiri l’altra, infatti sono molto gustose, le olive taggiasche in particolare. Noi ci siamo chiesti se fanno bene oppure no e se è giusto lasciarsi tentare dallo sfizio durante un aperitivo.
Le olive, siano esse verdi o nere, sono una specialità del nostro paese apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo, in primis perché da esse viene estratto il prezioso oro verde, ma non solo. Le olive sono ingrediente base di molte ricette, infatti le possiamo ritrovare nel pane o sulla pizza, nelle insalate, nella pasta o in molti secondi piatti. Senza contare che è un piacere gustarle da sole, per uno spuntino veloce o durante l’happy hour.
Benefici del consumo di olive
Rispondiamo subito alla domanda che ci siamo posti inizialmente dicendo che sì, le olive fanno bene; contengono infatti preziosi nutrienti che comportano numerosi benefici per la nostra salute. Vediamo quali sono dunque i vantaggi del consumo di olive.
Le olive possiedono un elevato quantitativo di trigliceridi, lipidi complessi, o detto in maniera più semplice, grassi buoni che rivestono la stessa importanza di proteine e carboidrati. Essi sono principalmente monoinsaturi, capaci di tenere sotto controllo il colesterolo cattivo e ridurre il rischio di aterosclerosi; inoltre gli antiossidanti prevengono la formazione di malattie cardiache.
Esse contengono niacina, una vitamina che, una volta assorbita dagli elementi, viene trasportata attraverso il sangue alle cellule dove si converte in forme biologicamente utili per l’organismo, in particolare in zuccheri.
Combattono la mancanza di ferro nel sangue; quando si ha carenza di questo minerale ci si sente spesso molto deboli perché i tessuti del corpo umano non assimilano abbastanza ossigeno. Le olive che contengono ferro e potassio, favoriscono il trasporto di ossigeno a carico dei globuli rossi.
Hanno proprietà antiossidanti e anti infiammatorie, dunque in grado di prevenire cancro e forme di infiammazione cronica. Le olive nere in particolar modo, contengono molta vitamina E, che neutralizza i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare.
Le olive contengono l’oleocantale, tra i polifenoli contenuti anche nell’olio extravergine, dalle capacità analgesiche simili a quelle dell’ibuprofene, sostanza chimica riscontrabile in molti farmaci usata per lenire dolori di varia natura.
Ma attenzione…
Nelle olive è presente anche una percentuale di sodio, che varia a seconda della lavorazione a cui sono state sottoposte. Le olive in salamoia o conservate sotto sale hanno una quantità maggiore di sodio, dunque chi soffre di ritenzione idrica – che per le donne si manifesta nella tanto odiata cellulite – o ipertensione dovrebbe ridurre la quantità di olive da consumare. Per evitare di non esagerare nell’assimilazione di sale bisognerebbe eliminarlo in un pasto dove sono già comprese le stesse olive.
Come e quando consumare le olive
Come abbiamo visto le olive sono in grado di apportare numerosi benefici a tutto l’organismo, dunque il loro consumo è consigliato. Ma quando andrebbero consumate e in quale quantità?
Si possono introdurre nell’alimentazione quotidiana senza sforzi, a partire dalla colazione, soprattutto per chi predilige il salato di prima mattina. Nei pasti come il pranzo e la cena basta un po’ di fantasia per arricchire ogni piatto con gusto. Potete anche mangiarle come spuntino al posto delle patatine perché sono molto più salutari e meno caloriche. Cento grammi di olive verdi contengono infatti circa 110 calorie, dunque sono anche ottime per tenere sotto controllo il senso di fame senza preoccuparsi di far salire l’ago della bilancia.
Le olive fanno bene!
Riproponiamo il titolo di questo articolo che pone un punto di domanda con un bel punto esclamativo, perché come abbiamo visto le olive, oltre ad essere davvero gustose, contengono molte sostanze benefiche e dunque sono amiche della nostra salute e forma fisica. Dunque possiamo mangiarle senza sensi di colpa, ricordando però, che come per qualunque altro alimento, il consumo eccessivo è sempre da evitare.