L’ulivo è una pianta davvero straordinaria: è presente in innumerevoli cultivar, ognuna con diverse caratteristiche, si adatta a quasi ogni tipo di territorio e spesso sopravvive in condizioni anche rasenti l’estremo, ha poca necessità di acqua, ha una possibilità di vita lunghissima. Ecco perché spesso gli uliveti più tradizionali sono nati generazioni e generazioni fa, e tra questi non è raro trovare anche alberi di ulivo secolari.
L’ulivo, testimone di epoche lontane
Abbiamo visto in precedenza come abbia inizio un uliveto, con la piantagione degli arbusti di ulivo nel periodo giusto. Tuttavia, spesso i grandi uliveti esistono da molto tempo, a volte secoli o addirittura millenni. Non è raro, infatti, trovare alberi di ulivo secolari nelle campagne italiane, soprattutto in quelle zone dove la produzione di olio extravergine di oliva di qualità pregiata è parte integrante della tradizione locale. Questi ulivi, veri e propri testimoni del passare delle ere, sono monumenti naturali di bellezza e importanza inaudite, scrigni preziosi di cultura e storia.
L’ulivo ben si presta a questo ruolo di testimone delle epoche: le sue prime manifestazioni sul territorio italiano, Liguria compresa, affondano le radici nei millenni passati, quando la specie presente era ancora selvatica, l’olivaster. Successivamente, dal periodo romano in poi, finalmente si ebbe l’ulivo che tutti conosciamo, addomesticato e coltivato in maniera sistematica, sempre più esperta col passare degli anni, dei decenni, dei secoli. Ecco perché oggi possiamo vantare una tradizione olivicola davvero sviluppata e invidiabile: gli agricoltori specializzati nella produzione di olio e olive hanno studiato sul campo le proprietà di questa specie arborea, selezionandone le cultivar più longeve in base al territorio e alle condizioni climatiche e meteorologiche, e hanno poi tramandato questo sapere di padre in figlio, così come gli uliveti, per centinaia di anni. Parte di questo patrimonio è composto di ulivi secolari o millenari, che ancora affondano le radici nei terreni fertili di tutto il paese, amati e a volte quasi venerati, producendo olive prelibate e olio di qualità finissima.
I cinque alberi di ulivo secolari più antichi d’Italia
Si dice ne esistano in particolare cinque antichissimi sul territorio italiano, tre dei quali sono in Puglia: nessuna sorpresa, trattandosi di uno dei territori di produzione dell’olio di oliva pregiato per eccellenza. Eccoli:
L’antico olivo di Borgagne (Puglia): si narra che questo sia l’ulivo più antico d’Italia; produce ancora olive e prezioso olio extravergine DOP Terra d’Otranto. Se ne cercate il nome su internet troverete uno strabiliante video per vedere con i vostri occhi questo vero e proprio monumento naturale.
L’olivo millenario di Luras (Sardegna): trattasi di un olivaster, ovvero olivo selvatico, di dimensioni davvero imponenti; si pensa che questo albero risalga a circa 4000 anni fa.
L’ulivo millenario di Palombara Sabina (Lazio): questo ulivo è tra gli alberi più antichi al mondo: situato in una piccola località del Lazio, sembrerebbe datare a più di 3000 anni fa.
L’ulivo millenario di Vernole (Puglia): conosciuto anche come “La Regina”, questo albero di ulivo si pensa dati a ben 1600 anni fa e ha un diametro di circa 14 metri.
L’olivo secolare di Corato (Puglia): questo esemplare è il “più giovane” della nostra lista: si stima che risalga a circa 600 anni fa.
Gli alberi di ulivo secolari: un patrimonio alimentare e culturale dell’umanità
Quando parliamo di patrimonio culturale dell’umanità lo facciamo solo parzialmente in modo figurato: questi antichi alberi sono talmente parte della tradizione e della cultura del nostro paese da essere in concorso per diventare Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Questo permetterebbe di tutelarli come meritano, allontanandoli dal rischio delle speculazioni economiche sui terreni e decisioni infauste da parte di chi guarda solo al suo tornaconto. Qualche anno fa proprio i preziosi ulivi centenari pugliesi, infatti, si sono trovati in grande pericolo, e sono stati salvati solo in extremis e parzialmente. Speriamo che, perché non accada più, vengano finalmente riconosciuti il prezioso tesoro per la comunità che rappresentano e quindi protetti in quanto tali.
Il prezzo degli alberi di ulivo secolari
Un ultimo argomento da trattare è quello della compravendita degli alberi di ulivo secolari. Se vi state chiedendo se sia possibile, ebbene sì: esiste un mercato degli antichi ulivi, che possono essere spostati e ripiantati altrove. Facendo un rapido giro sul web, i prezzi sembrano essere piuttosto alti; o forse, considerando che si tratta di un monumento naturale del territorio, testimone di storia e storie del luogo, il prezzo per un albero di ulivo secolare dovrebbe rimanere, come ci si aspetterebbe, nel campo dell’inestimabile.